La versione di Andrea: dopo il successo di "sanpa", la docu-fiction su Vincenzo Muccioli, il figlio racconta suo padre e la Comunità di San Patrignano in maniera del tutto diversa: un ritratto inedito che riporta alla luce alcune indubbie verità
"Certo che la violenza c'era a San Patrignano, stiamo parlando di una guerra. Una guerra che però è stata vinta con la forza dell'amore", Andrea Muccioli
SanPa, la docu-fiction su Vincenzo Muccioli e su san Patrignano è stata un successo. Tra le più viste e commentate su Netflix nel mese di dicembre-gennaio, ha innescato un dibattito molto acceso sui giornali, sui social e in tv. La figura del fondatore della Comunità, Vincenzo Muccioli, è emersa con forza, tra luci e ombre, testimoni che lo accusavano, giornalisti che ne contestavano i metodi e famigliari di eroinomani che invece ne esaltavano la sua immensa umanità. Quello che è certo, è che Vincenzo Muccioli sia stato un "arci-italiano" che ha diviso un paese intero. Amato e odiato allo stesso modo. Un megalomane o un santo? In questa non fiction narrativa Andrea, il figlio che ha preso l'eredità di San Patrignano, racconta il padre, in un ritratto privato e inedito che ricostruisce i lati più nascosti di Muccioli, le sue recondite fragilità e paure, il mistero legato alla sua morte. La sua forza, il suo magnetismo e il suo carisma vengono raccontati in maniera originale, con lo sguardo di un figlio che guarda il padre fare cose impensabili e grandiose. Ma non solo. La sua creatura, San Patrignano, che è il risultato di un'idea e di una filosofia ben precise. Questa è la vera storia di come andarono le cose. Nessuna improvvisazione, solo un ritratto commovente di uno dei personaggi italiani più misteriosi e conosciuti degli ultimi 50 anni di storia italiana.
Andrea Muccioli è il figlio di Vincenzo e ha gestito la Comunità di san Patrignano dalla morte del padre nel 1995 fino al 2011.
